08. 09.
1985
08.09.1985

Cercate nelle soffitte e nei cassetti i carteggi d’amore dei nonni, le lettere d’emigrazione, i taccuini dalle trincee di guerra, il diario di un vecchio antenato, inviateci le pagine personali che avete scritto durante la vostra vita, le memorie autobiografiche di eventi passati, ma anche i vostri diari intimi giovanili: raccoglieremo questo materiale in una sede pubblica e lo metteremo a disposizione delle generazioni future.

È l’appello che l’Archivio rivolge fin dal 1984 a chiunque possegga uno scritto inedito, da inviare in originale o in copia, scegliendo di depositarlo o farlo concorrere all’annuale concorso.
La selezione è affidata a una Commissione di lettura che durante tutto l’anno legge e discute di diari, memorie e raccolte epistolari fino a scegliere, tra i cento ammessi ogni anno, la rosa dei finalisti da affidare al parere della Giuria nazionale.
Dall’esigenza dell’incontro fra chi scrive e chi legge è nato il Premio Pieve con il suo evento conclusivo di settembre che da un pomeriggio di premiazione, anno dopo anno, si è trasformato in un vero e proprio festival, ricco di iniziative e linguaggi attorno al tema della memoria.
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