Esposizioni
Durante le giornate del Premio Pieve il Piccolo museo del diario è visitabile gratuitamente con prenotazione obbligatoria.
i manoscritti pervenuti al Premio Pieve Saverio Tutino a cura di Cristina Cangi
inaugurazione mostra venerdì 19 settembre ore 9.30
Esposizioni
Ogni scrittura è preziosa, in qualunque forma si manifesti. Ma le scritture a mano o quelle battute a macchina hanno un fascino particolare e ogni volta che un originale viene depositato all’Archivio dei diari, chi si occupa di riceverlo prova un’emozione senza pari. Un privilegio che nei giorni del Premio Pieve viene offerto anche al pubblico della manifestazione, grazie all’allestimento della mostra “Il tesoro dell’Archivio”, che espone sotto teche di vetro gli scritti più affascinanti giunti nel corso dell’ultimo anno.
a cura di Pietro Battistella, Giovanni Cocco, Lorenzo Marcolin, Marina Marin, Maria Virginia Moratti, Mihaela Šuman, Fausto Tormen
inaugurazione mostra venerdì 19 settembre ore 9.30
Esposizioni
Il progetto “disegnami” accompagna, per il settimo anno consecutivo, la raccolta di diari di migranti DiMMi rielaborandoli attraverso un racconto disegnato. Disegnare queste storie vuol dire prima di tutto aprirsi all’ascolto, sforzarsi di comprenderle e infine donare a esse una nuova “vita” fatta di immagini. È l’impegno di cui si sono fatti carico i sette disegnatori che quest’anno le illustrano.
luogo di contemplazione e ascolto ma, ancor di più, luogo di incontro e dialogo
con mostre, performance, incontri, podcast
Esposizioni
Un luogo nel centro di Pieve carico di memoria, dove sono passate generazioni di bambini, che è stato rifugio al rientro dallo sfollamento del 1944 quando il paese era completamente distrutto, che è diventato luogo di aggregazione e che presto si trasformerà in nuova casa per l’Archivio e il suo museo, candidandosi a cambiare il volto della Città del diario. Contenitore di iniziative artistiche e luogo di incontro anche in questa edizione, l’Asilo Umberto I è uno dei cuori pulsanti del Premio Pieve.
opere di Max Fish, SOFUA, Sandra Stocchi
a cura di Matilde Puleo
a cura di Matilde Puleo
inaugurazione mostra giovedì 18 settembre ore 19.30
Esposizioni
Mostra di arte contemporanea – curata da Matilde Puleo – che indaga la memoria come gesto che ritorna, come forma che si riattiva nel presente, nel corpo, nello spazio. Tre artisti (Max Fish, SOFUA, Sandra Stocchi), tre linguaggi, tre direzioni e un workshop sull’affascinante diario di Valente Assenza, tenuto da Elena Merendelli. Tutti artisti chiamati ad esplorare una diversa dimensione del ricordo, della testimonianza collettiva, del rito personale e della tensione percettiva.
Asilo Umberto I
da giovedì 18 settembre
Evento su prenotazione riservato a studentesse e studenti
Esposizioni
Protagonista delle esposizioni che hanno caratterizzato le ultime edizione del Premio Pieve, l’artista Elena Merendelli offre al pubblico la possibilità di partecipare a un laboratorio di pittura artistica su tessuto sviluppato a partire dalle suggestioni suscitate da uno dei diari conservati dall’Archivio: “La guerra d’Etiopia negli occhi di un artista”. L’autore, Valente Assenza, accompagna le 237 pagine di testo scritto in corsivo con un gran numero di disegni a inchiostro acquarellato, china e carboncino.
Asilo Umberto I
da giovedì 18 settembre
Una storia ascoltata. Una storia che risuona. Una storia che diventa altre voci
Podcast
Cosa succede quando una testimonianza autobiografica diventa il cuore pulsante di un laboratorio scolastico? Per una settimana, una classe del Liceo “Piero della Francesca” di Arezzo ha lavorato con l’Archivio diaristico nazionale e l’autore radiofonico indipendente Marco Stefanelli alla creazione di un podcast, ne è nato un racconto audio che restituisce la forza della memoria come leva per comprendere sé stessi, gli altri e il mondo.
incontro con Silvana Baldini, Diego Dalla Ragione e Stefano Silvestri
coordina Giacomo Benedetti
coordina Giacomo Benedetti
Progetti e racconti
Il Premio Pieve si apre con un ricordo di Grazia Cappelletti, indimenticata anima dell’Archivio dei diari e un progetto, I muri parlano, percorso urbano di memoria che, attraverso le parole autentiche di testimoni del 1944, vuol restituire a Pieve Santo Stefano la sua identità cancellata dalla furia della guerra. L’appuntamento è in un luogo inedito per le giornate del Premio, l’Orto delle Pierguidi.
di Bianca Levi Zagari
Forum Editrice Universitaria Udinese, 2025
autografie/8
Forum Editrice Universitaria Udinese, 2025
autografie/8
incontro con Camillo Brezzi, Flavia Nardelli e Lucio Levi Zagari
Diari che diventano libri
Il racconto di una famiglia napoletana in fuga dalla guerra. Il rifugio sicuro in Abruzzo in un piccolo paese della Val di Sangro si rivela una trappola mortale. Con grande determinazione e capacità di adattamento Bianca e il marito portano in salvo i figli. In uno dei luoghi più amati del Premio Pieve, che diventerà nuova casa per l’Archivio e il suo museo, l’incontro di presentazione del numero 8 della collana Autografie, seguito dall’appuntamento “Tra voci di carta” curato dalla Compagnia Mario Perrotta.
Asilo Umberto I
giovedì 18 settembre ore 18.30 e sabato 20 settembre ore 12.30 e 15.00
con Paola Roscioli
Performance
Un appuntamento che per le giornate del Premio esce dagli spazi del Piccolo museo del diario per il quale è stato ideato. Tre voci di donne emblematiche di tre diverse epoche, tre battaglie memorabili per la sopravvivenza e l’affrancamento della propria identità, affidate all’interpretazione di Paola Roscioli nella cornice dell’Asilo Umberto I.
Campo alla Fiera
giovedì 18 settembre ore 21.45
di e con Marco Baliani
organizzazione e promozione Ilenia Carrone
produzione Casa degli Alfieri
prenotazione consigliata ingresso libero fino a esaurimento posti
produzione Casa degli Alfieri
prenotazione consigliata ingresso libero fino a esaurimento posti
Teatro
Marco Baliani torna al Premio Pieve e si confronta – in un “un dialogare che è anche un duellare” – con Pier Paolo Pasolini, portando in scena contrasti e contraddizioni di uno dei nostri più grandi intellettuali, il cui sguardo sulle “cose” del mondo sarebbe oggi più che mai necessario.
Piazza Plinio Pellegrini
venerdì 19 settembre ore 10.00
incontro con Monica Barni, Massimo Bucciantini, Natalia Cangi, Roberto Ferrari, Enzo Rammairone, Emanuela Rossi e Domenico Scarpa
interviene Alessandro Bollo
interviene Alessandro Bollo
presentazione del volume che raccoglie i racconti finalisti della prima edizione e premiazione dell’edizione 2025
Premiazioni
Per il secondo anno il Premio Pieve ospita la cerimonia di premiazione del Premio Barnaba, concorso letterario che celebra il legame profondo tra le persone e il patrimonio museale. Promosso dal Museo Galileo di Firenze in collaborazione con l’Archivio Diaristico Nazionale e con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici e di ICOM Italia, il Premio Barnaba promuove la raccolta di racconti autobiografici inediti, capaci di trasportare il lettore dentro le esperienze vissute nelle sale dei musei.
incontro con Rita Baroud, Marianna Bruschi, Giulia Ciancaglini, Samah Jabr, Fabio Tonacci e Alessandro Triulzi
traduzione Paule Roberta Yao
traduzione Paule Roberta Yao
consegna il premio Gloria Argelés
Premiazioni
Il “Premio Tutino Giornalista” è stato istituito per commemorare la figura del fondatore e offrire un riconoscimento simbolico, oltre che uno spazio di celebrazione, ai nuovi protagonisti del giornalismo che ogni giorno onorano con capacità, coraggio e dedizione, la professione che Saverio Tutino ha più amato. Quest’anno l’Archivio ha deciso di attribuirlo a Rita Baroud: È importante per me parlare di Gaza, non è un lavoro, ma un dovere di dire la verità.
i lettori incontrano i finalisti della 10ª edizione del concorso DiMMi
intervengono Maria Nadotti, Elena Pianea, Khady Sene e Salif Thiune
coordina Massimiliano Bruni
letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti
coordina Massimiliano Bruni
letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti
Leggere e scrivere diari
Con il Premio Pieve 2025 festeggiamo la 10a edizione di DiMMi, concorso dedicato a testimonianze autobiografiche inedite di persone di origine o provenienza straniera che, ogni anno di più, registra un crescente interesse: le 78 testimonianze raccolte, sommandosi a quelle delle edizioni precedenti, vanno a costituire un fondo archivistico composto da ormai più di 700 unità. I 38 paesi narrati in questo 2025 vanno a definire ulteriormente il mosaico rappresentativo – nel suo complesso – di 4 continenti e più di 80 paesi di origine.
Piazza Plinio Pellegrini
venerdì 19 settembre ore 19.00
voci recitanti Dolores Blasco Rodi, Vittoria Bigoni, Alessandra Cheli, Fernanda Gonzalez, Daniela Moraldi, Andrea Selvi, Gaia Toelen, Giulia Veri
regia Andrea Merendelli
in collaborazione con Teatro di Anghiari
in collaborazione con Teatro di Anghiari
Performance
Se nell’edizione del quarantesimo con la performance Il paese della memoria ritrovata si è dato voce e corpo ai ricordi di Pieve Santo Stefano e alla ricostruzione dopo il 1944, con la performance La linea dell’acqua pensata per il Premio Pieve 2025, si vuole prolungare quella felice esperienza. Lavorando con giovani del luogo ma non solo, Andrea Merendelli del Teatro di Anghiari ci condurrà lungo le traiettorie di emigrazione che hanno da sempre caratterizzato il movimento di generazioni verso l’ignoto.
di e con Mamadou Diakité
scritto in forma di racconto teatrale da Stefania Marrone
regia di Cosimo Severo
scritto in forma di racconto teatrale da Stefania Marrone
regia di Cosimo Severo
Compagnia Bottega degli Apocrifi
prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti
prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti
Teatro
Spettacolo teatrale tratto dalla testimonianza di Mamadou Diakité – pubblicata da Terre di mezzo Editore nell’antologia “Il confine tra noi. Storie migranti” – che ha partecipato al concorso DiMMi nel 2019. Il testimone stesso, Mamadou Diakité, mette in scena la propria storia. Una narrazione sfrontata e arrogante, che ci racconta di un ragazzo che ha semplicemente pensato di avere diritto a un’occasione nella vita per inseguire un sogno. Una storia lunga, che attraversa il deserto e che comincia con l’incontro con il trafficante più in gamba di tutta l’Africa: Sita la venditrice.
Piazza Plinio Pellegrini
sabato 20 settembre ore 10.00
di Ettore Piccinini
Il Mulino, 2025
Il Mulino, 2025
incontro con Francesca Piccinini, Andrea Satta e Luciano Zani
coordina Camillo Brezzi
letture di Andrea Biagiotti
coordina Camillo Brezzi
letture di Andrea Biagiotti
Diari che diventano libri
Il sottufficiale del regio esercito Ettore Piccinini ha solo 21 anni quando viene internato a Wietzendorf, per avere rifiutato di combattere al fianco dei nazisti e dei fascisti della Repubblica di Salò dopo l’8 settembre 1943. Successivamente viene trasferito a Breloh, in bassa Sassonia. E tra freddo, fame, paura e speranza scrive questo diario, dove registra con ironia e disincanto la grama vita nel campo, le proprie impressioni sui compagni, sulla Germania e sul fascismo, nel quale aveva inizialmente creduto. Ettore riuscirà a rientrare in Italia nell’agosto del 1945.
DiMMi 2024 – Terre di mezzo, 2025
incontro con Samah Jabr, Maria Nadotti, Alba Marina Ospina Dominguez e Alessandro Triulzi
coordina Gaia Colombo
traduzione Paule Roberta Yao
incontro con Samah Jabr, Maria Nadotti, Alba Marina Ospina Dominguez e Alessandro Triulzi
coordina Gaia Colombo
traduzione Paule Roberta Yao
saranno presenti gli autori
Diari che diventano libri
“Auspichiamo che ogni donna e ogni uomo possa essere cittadino, non straniero, radicato nella
terra dove la lingua della sua identità risuona come un canto di appartenenza. Vogliamo vivere,
amare e respirare in libertà. Vogliamo un mondo che custodisca il futuro, promuova la pace,
difenda la vita, coltivi il rispetto e nutra l’amore come unica vera rivoluzione.”
Dalla postfazione di Elona Aliko e Alessandro Triulzi
con Paola Roscioli
Performance
Un appuntamento che per le giornate del Premio esce dagli spazi del Piccolo museo del diario per il quale è stato ideato. Tre voci di donne emblematiche di tre diverse epoche, tre battaglie memorabili per la sopravvivenza e l’affrancamento della propria identità, affidate all’interpretazione di Paola Roscioli nella cornice dell’Asilo Umberto I.
di Francesco Petrone
a cura di Chiara Guidoni
fotografie Francesco Lamonaca
regia documentario Roberto Orazi
realizzazione struttura lignea Studio d’arte Massimo Candeloro
a cura di Chiara Guidoni
fotografie Francesco Lamonaca
regia documentario Roberto Orazi
realizzazione struttura lignea Studio d’arte Massimo Candeloro
Il progetto è sostenuto dal PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura
progetti e racconti
Una porta di vetro alta tre metri custodisce il respiro delle parole: 41 voci, 41 anni di memoria, dal Settecento a oggi. Francesco Petrone incide sul vetro frasi tratte da diari conservati in Archivio, restituite con la grafia originale di chi le ha vissute. Un attraversamento simbolico dell’esperienza umana che si apre con le parole di Saverio Tutino e si chiude con quelle della madre dell’artista. Un’opera che commuove, accoglie e ci ricorda che ogni vita merita di essere ascoltata.
Piazza Plinio Pellegrini
sabato 20 settembre ore 17.00
incontro con Guido Barbieri, Barbara Gabbrielli, Gianluca Monastra e Irene Rodica Rubin
coordina Emanuela Lucchetti
coordina Emanuela Lucchetti
letture di Donatella Allegro
Diari che diventano libri
Trascorriamo un pomeriggio alla riscoperta della scrittura di Albertina Castellazzi, vincitrice del Premio Pieve 2024 la cui storia pubblicata da Terre di mezzo riecheggia in quella di altre dieci diariste che il quotidiano La Repubblica ha scelto come emblematiche della storia della Toscana nel ‘900.
Piazza Plinio Pellegrini
sabato 20 settembre ore 18.30
a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi
Succedeoggi Libri, 2025
Succedeoggi Libri, 2025
incontro con Pier Vittorio Buffa, Nicola Fano e Marcello Flores
modera Monica D’Onofrio
letture di Andrea Biagiotti
modera Monica D’Onofrio
letture di Andrea Biagiotti
Diari che diventano libri
Il 25 aprile 1945 l’Italia venne liberata dall’occupazione nazista: l’esercito alleato, coadiuvato dalle milizie partigiane, sconfisse i soldati di Hitler e i soldati italiani rimasti fedeli (per convinzione o per costrizione) a Mussolini. Una giornata speciale che da ottant’anni celebra il ritorno della libertà, della dignità collettiva, della solidarietà e dei diritti nel nostro Paese. Succedeoggi Libri ha chiesto a Pier Vittorio Buffa e a Nicola Maranesi di raccontare quel giorno speciale nella sua “normalità”, traendo i fatti dai diari conservati nell’Archivio di Pieve Santo Stefano.
uno spettacolo di e con Mario Perrotta
musiche Domenico Modugno
arrangiamenti ed ensemble Vanni Crociani, Massimo Marches, Giuseppe Franchellucci, Mario Perrotta
musiche Domenico Modugno
arrangiamenti ed ensemble Vanni Crociani, Massimo Marches, Giuseppe Franchellucci, Mario Perrotta
produzione Permar Compagnia Mario Perrotta
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti
Teatro
Negli anni del boom l’Italia sogna, e Modugno ne è l’anima: un uomo del Sud che, con un grido, insegna al mondo a “volare”. Nel blu è il racconto poetico e viscerale di quell’urgenza di felicità, anche quando pare irraggiungibile. In scena, musica e parole si intrecciano per restituire la forza, la dolcezza e la passione di un’esistenza guascona e testarda, capace di sollevare l’anima e farla danzare.
Campo alla Fiera
domenica 21 settembre ore 9.30
coordina Natalia Cangi
interventi musicali Pieve Jazz Big Band
letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti
letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti
Leggere e scrivere diari
Ogni anno la Commissione di lettura, oltre la rosa dei finalisti, sceglie altri racconti autobiografici con il desiderio di incontrare la persona testimone di quella storia in un incontro pubblico che riesce comunque a mantenere una dimensione intima di ascolto e scambio di esperienze. Da un lato quella di chi legge le vite degli altri, dall’altro quella di chi affida la sua all’Archivio dei diari. Nell’ambito della Lista d’onore la consegna dei Premi Speciali.
Campo alla Fiera
domenica 21 settembre ore 16.00
Guido Barbieri e Monica D’Onofrio incontrano i finalisti 2025
letture di Mario Perrotta e Paola Roscioli
con le musiche dal vivo di
Mario Arcari, strumenti a fiato
Silva Costanzo, pianoforte
prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti
con le musiche dal vivo di
Mario Arcari, strumenti a fiato
Silva Costanzo, pianoforte
prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti
Memorie in Piazza
Il tradizionale appuntamento che chiude le giornate del Premio Pieve con l’ascolto delle otto storie finaliste sottolineate dalla musica di pianoforte e strumenti a fiato, la proclamazione del vincitore e l’attribuzione del premio Città del diario.
Un incontro sempre molto atteso.
PREMIAZIONI
Per il suo sforzo intellettuale e per le vette narrative che ha toccato attraverso il romanzo storico (Una storia romantica, 2007) biografico (Il tempo migliore della nostra vita, 2015) e con la pentalogia di M. l’Archivio di Pieve è onorato di attribuire ad Antonio Scurati il “Premio Città del diario”, il riconoscimento rivolto alle personalità del panorama culturale che più si distinguono per il loro lavoro sulla memoria.
Esposizioni
Durante le giornate del Premio Pieve il Piccolo museo del diario è visitabile gratuitamente con prenotazione obbligatoria.
i manoscritti pervenuti al Premio Pieve Saverio Tutino a cura di Cristina Cangi
inaugurazione mostra venerdì 19 settembre ore 9.30
Esposizioni
Ogni scrittura è preziosa, in qualunque forma si manifesti. Ma le scritture a mano o quelle battute a macchina hanno un fascino particolare e ogni volta che un originale viene depositato all’Archivio dei diari, chi si occupa di riceverlo prova un’emozione senza pari. Un privilegio che nei giorni del Premio Pieve viene offerto anche al pubblico della manifestazione, grazie all’allestimento della mostra “Il tesoro dell’Archivio”, che espone sotto teche di vetro gli scritti più affascinanti giunti nel corso dell’ultimo anno.
a cura di Pietro Battistella, Giovanni Cocco, Lorenzo Marcolin, Marina Marin, Maria Virginia Moratti, Mihaela Šuman, Fausto Tormen
inaugurazione mostra venerdì 19 settembre ore 9.30
Esposizioni
Il progetto “disegnami” accompagna, per il settimo anno consecutivo, la raccolta di diari di migranti DiMMi rielaborandoli attraverso un racconto disegnato. Disegnare queste storie vuol dire prima di tutto aprirsi all’ascolto, sforzarsi di comprenderle e infine donare a esse una nuova “vita” fatta di immagini. È l’impegno di cui si sono fatti carico i sette disegnatori che quest’anno le illustrano.
luogo di contemplazione e ascolto ma, ancor di più, luogo di incontro e dialogo
con mostre, performance, incontri, podcast
Esposizioni
Un luogo nel centro di Pieve carico di memoria, dove sono passate generazioni di bambini, che è stato rifugio al rientro dallo sfollamento del 1944 quando il paese era completamente distrutto, che è diventato luogo di aggregazione e che presto si trasformerà in nuova casa per l’Archivio e il suo museo, candidandosi a cambiare il volto della Città del diario. Contenitore di iniziative artistiche e luogo di incontro anche in questa edizione, l’Asilo Umberto I è uno dei cuori pulsanti del Premio Pieve.
opere di Max Fish, SOFUA, Sandra Stocchi
a cura di Matilde Puleo
a cura di Matilde Puleo
inaugurazione mostra giovedì 18 settembre ore 19.30
Esposizioni
Mostra di arte contemporanea – curata da Matilde Puleo – che indaga la memoria come gesto che ritorna, come forma che si riattiva nel presente, nel corpo, nello spazio. Tre artisti (Max Fish, SOFUA, Sandra Stocchi), tre linguaggi, tre direzioni e un workshop sull’affascinante diario di Valente Assenza, tenuto da Elena Merendelli. Tutti artisti chiamati ad esplorare una diversa dimensione del ricordo, della testimonianza collettiva, del rito personale e della tensione percettiva.
di Francesco Petrone
a cura di Chiara Guidoni
fotografie Francesco Lamonaca
regia documentario Roberto Orazi
realizzazione struttura lignea Studio d’arte Massimo Candeloro
a cura di Chiara Guidoni
fotografie Francesco Lamonaca
regia documentario Roberto Orazi
realizzazione struttura lignea Studio d’arte Massimo Candeloro
Il progetto è sostenuto dal PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura
progetti e racconti
Una porta di vetro alta tre metri custodisce il respiro delle parole: 41 voci, 41 anni di memoria, dal Settecento a oggi. Francesco Petrone incide sul vetro frasi tratte da diari conservati in Archivio, restituite con la grafia originale di chi le ha vissute. Un attraversamento simbolico dell’esperienza umana che si apre con le parole di Saverio Tutino e si chiude con quelle della madre dell’artista. Un’opera che commuove, accoglie e ci ricorda che ogni vita merita di essere ascoltata.
Asilo Umberto I
giovedì 18 settembre ore 18.30 e sabato 20 settembre ore 12.30 e 15.00
con Paola Roscioli
Performance
Un appuntamento che per le giornate del Premio esce dagli spazi del Piccolo museo del diario per il quale è stato ideato. Tre voci di donne emblematiche di tre diverse epoche, tre battaglie memorabili per la sopravvivenza e l’affrancamento della propria identità, affidate all’interpretazione di Paola Roscioli nella cornice dell’Asilo Umberto I.
Campo alla Fiera
giovedì 18 settembre ore 21.45
di e con Marco Baliani
organizzazione e promozione Ilenia Carrone
produzione Casa degli Alfieri
prenotazione consigliata ingresso libero fino a esaurimento posti
produzione Casa degli Alfieri
prenotazione consigliata ingresso libero fino a esaurimento posti
Teatro
Marco Baliani torna al Premio Pieve e si confronta – in un “un dialogare che è anche un duellare” – con Pier Paolo Pasolini, portando in scena contrasti e contraddizioni di uno dei nostri più grandi intellettuali, il cui sguardo sulle “cose” del mondo sarebbe oggi più che mai necessario.
Piazza Plinio Pellegrini
venerdì 19 settembre ore 19.00
voci recitanti Dolores Blasco Rodi, Vittoria Bigoni, Alessandra Cheli, Fernanda Gonzalez, Daniela Moraldi, Andrea Selvi, Gaia Toelen, Giulia Veri
regia Andrea Merendelli
in collaborazione con Teatro di Anghiari
in collaborazione con Teatro di Anghiari
Performance
Se nell’edizione del quarantesimo con la performance Il paese della memoria ritrovata si è dato voce e corpo ai ricordi di Pieve Santo Stefano e alla ricostruzione dopo il 1944, con la performance La linea dell’acqua pensata per il Premio Pieve 2025, si vuole prolungare quella felice esperienza. Lavorando con giovani del luogo ma non solo, Andrea Merendelli del Teatro di Anghiari ci condurrà lungo le traiettorie di emigrazione che hanno da sempre caratterizzato il movimento di generazioni verso l’ignoto.
di e con Mamadou Diakité
scritto in forma di racconto teatrale da Stefania Marrone
regia di Cosimo Severo
scritto in forma di racconto teatrale da Stefania Marrone
regia di Cosimo Severo
Compagnia Bottega degli Apocrifi
prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti
prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti
Teatro
Spettacolo teatrale tratto dalla testimonianza di Mamadou Diakité – pubblicata da Terre di mezzo Editore nell’antologia “Il confine tra noi. Storie migranti” – che ha partecipato al concorso DiMMi nel 2019. Il testimone stesso, Mamadou Diakité, mette in scena la propria storia. Una narrazione sfrontata e arrogante, che ci racconta di un ragazzo che ha semplicemente pensato di avere diritto a un’occasione nella vita per inseguire un sogno. Una storia lunga, che attraversa il deserto e che comincia con l’incontro con il trafficante più in gamba di tutta l’Africa: Sita la venditrice.
uno spettacolo di e con Mario Perrotta
musiche Domenico Modugno
arrangiamenti ed ensemble Vanni Crociani, Massimo Marches, Giuseppe Franchellucci, Mario Perrotta
musiche Domenico Modugno
arrangiamenti ed ensemble Vanni Crociani, Massimo Marches, Giuseppe Franchellucci, Mario Perrotta
produzione Permar Compagnia Mario Perrotta
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti
Teatro
Negli anni del boom l’Italia sogna, e Modugno ne è l’anima: un uomo del Sud che, con un grido, insegna al mondo a “volare”. Nel blu è il racconto poetico e viscerale di quell’urgenza di felicità, anche quando pare irraggiungibile. In scena, musica e parole si intrecciano per restituire la forza, la dolcezza e la passione di un’esistenza guascona e testarda, capace di sollevare l’anima e farla danzare.
Piazza Plinio Pellegrini
venerdì 19 settembre ore 10.00
incontro con Monica Barni, Massimo Bucciantini, Natalia Cangi, Roberto Ferrari, Enzo Rammairone, Emanuela Rossi e Domenico Scarpa
interviene Alessandro Bollo
interviene Alessandro Bollo
presentazione del volume che raccoglie i racconti finalisti della prima edizione e premiazione dell’edizione 2025
Premiazioni
Per il secondo anno il Premio Pieve ospita la cerimonia di premiazione del Premio Barnaba, concorso letterario che celebra il legame profondo tra le persone e il patrimonio museale. Promosso dal Museo Galileo di Firenze in collaborazione con l’Archivio Diaristico Nazionale e con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici e di ICOM Italia, il Premio Barnaba promuove la raccolta di racconti autobiografici inediti, capaci di trasportare il lettore dentro le esperienze vissute nelle sale dei musei.
incontro con Rita Baroud, Marianna Bruschi, Giulia Ciancaglini, Samah Jabr, Fabio Tonacci e Alessandro Triulzi
traduzione Paule Roberta Yao
traduzione Paule Roberta Yao
consegna il premio Gloria Argelés
Premiazioni
Il “Premio Tutino Giornalista” è stato istituito per commemorare la figura del fondatore e offrire un riconoscimento simbolico, oltre che uno spazio di celebrazione, ai nuovi protagonisti del giornalismo che ogni giorno onorano con capacità, coraggio e dedizione, la professione che Saverio Tutino ha più amato. Quest’anno l’Archivio ha deciso di attribuirlo a Rita Baroud: È importante per me parlare di Gaza, non è un lavoro, ma un dovere di dire la verità.
i lettori incontrano i finalisti della 10ª edizione del concorso DiMMi
intervengono Maria Nadotti, Elena Pianea, Khady Sene e Salif Thiune
coordina Massimiliano Bruni
letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti
coordina Massimiliano Bruni
letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti
Leggere e scrivere diari
Con il Premio Pieve 2025 festeggiamo la 10a edizione di DiMMi, concorso dedicato a testimonianze autobiografiche inedite di persone di origine o provenienza straniera che, ogni anno di più, registra un crescente interesse: le 78 testimonianze raccolte, sommandosi a quelle delle edizioni precedenti, vanno a costituire un fondo archivistico composto da ormai più di 700 unità. I 38 paesi narrati in questo 2025 vanno a definire ulteriormente il mosaico rappresentativo – nel suo complesso – di 4 continenti e più di 80 paesi di origine.
Campo alla Fiera
domenica 21 settembre ore 9.30
coordina Natalia Cangi
interventi musicali Pieve Jazz Big Band
letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti
letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti
Leggere e scrivere diari
Ogni anno la Commissione di lettura, oltre la rosa dei finalisti, sceglie altri racconti autobiografici con il desiderio di incontrare la persona testimone di quella storia in un incontro pubblico che riesce comunque a mantenere una dimensione intima di ascolto e scambio di esperienze. Da un lato quella di chi legge le vite degli altri, dall’altro quella di chi affida la sua all’Archivio dei diari. Nell’ambito della Lista d’onore la consegna dei Premi Speciali.
Campo alla Fiera
domenica 21 settembre ore 16.00
Guido Barbieri e Monica D’Onofrio incontrano i finalisti 2025
letture di Mario Perrotta e Paola Roscioli
con le musiche dal vivo di
Mario Arcari, strumenti a fiato
Silva Costanzo, pianoforte
prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti
con le musiche dal vivo di
Mario Arcari, strumenti a fiato
Silva Costanzo, pianoforte
prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti
Memorie in Piazza
Il tradizionale appuntamento che chiude le giornate del Premio Pieve con l’ascolto delle otto storie finaliste sottolineate dalla musica di pianoforte e strumenti a fiato, la proclamazione del vincitore e l’attribuzione del premio Città del diario.
Un incontro sempre molto atteso.
PREMIAZIONI
Per il suo sforzo intellettuale e per le vette narrative che ha toccato attraverso il romanzo storico (Una storia romantica, 2007) biografico (Il tempo migliore della nostra vita, 2015) e con la pentalogia di M. l’Archivio di Pieve è onorato di attribuire ad Antonio Scurati il “Premio Città del diario”, il riconoscimento rivolto alle personalità del panorama culturale che più si distinguono per il loro lavoro sulla memoria.