I pensieri di una delle più assidue collaboratrici dell’Archivio affidati alle pagine del suo diario personale. Il quaderno, rinvenuto dal nipote dopo la sua morte, è stato da lui donato all’Archivio dei diari. Conoscendo la riservatezza dell’autrice, l’Archivio ha deciso accoglierlo senza renderlo consultabile e di chiuderlo alla lettura, trasformandolo in una preziosa e silenziosa presenza.