Raffaele Resta, autiere che a partire dal 1942 partecipa alla spedizione del Regio esercito italiano in Russia, nel corso della Seconda guerra mondiale. I combattimenti e le difficoltà legate al freddo e al territorio ostile animano le sue pagine accanto alle descrizioni del paesaggio e dei costumi russi e al racconto delle amicizie femminili. Le annotazioni del giovane militare si concludono con l’attesa del rimpatrio, nel marzo del 1943. Questo diario di guerra è racchiuso in sei piccoli quaderni, alcuni a righe altri a quadretti. Quattro quaderni sono provvisti di copertina, gli ultimi tre redatti in ordine cronologico presentano sul fronte e sul retro scritte in russo, segno evidente che con il trascorrere dei giorni al fronte l’autore ha esaurito la scorta di carta portata da casa alla partenza, e si è procurato nuovi strumenti per la scrittura ricorrendo alla produzione locale. Resta utilizza penne con inchiostri di diversi colori, dal nero al blu, fino al verde, ed è autore di disegni molto particolareggiati in cui rappresenta le località attraversate dall’Italia alle retrovie di Stalingrado, nonché di mappe attraverso le quali cerca di fotografare approssimativamente l’andamento bellico e la disposizione degli eserciti, con le notizie di cui entra in possesso. Con il passare degli anni la carta ha assunto la tonalità di colore tendente al giallo che tipicamente accresce l’impatto visivo e romantico della testimonianza storica.