Dietro all’arrivo di ogni diario depositato in Archivio si nasconde una storia nella storia. La storia è quella che il diario racchiude, vite di donne e uomini, giovani e anziani, gioia e infelicità. La storia nella storia è quella che possono raccontare soltanto le persone che ricevono la testimonianza. Le donne e gli uomini dell’Archivio che in un giorno qualunque dell’anno rispondono al telefono, accolgono persone in sala lettura o si apprestano a scartare un pacco giunto tramite corriere. Immaginate quel momento: il plico che si apre e rivela un quadernetto antico foderato di pelle rugosa, i fogli ingialliti e l’odore della polvere che si sprigiona nell’aria. E le dita che sfogliano e gli occhi che scrutano le pagine alla ricerca di un indizio per iniziare a ricostruire le tappe di quell’esistenza lontana nello spazio e nel tempo. Nell’anniversario del quarantesimo anno dalla nascita dell’Archivio, questa mostra propone una “retrospettiva” che riporta in bacheca alcuni tra i diari più belli ricevuti in questo lungo arco temporale. Un’occasione unica per tornare ad ammirare da vicino molti documenti che hanno fatto la storia dell’autobiografia; ma anche, in parallelo, un’evocazione dei gesti, delle emozioni visive, tattili e olfattive che scandiscono il lavoro quotidiano delle donne e degli uomini che dal 1984 animano la vita della Fondazione.