Premio Pieve Saverio Tutino 2025
41esima edizione
Pieve Santo Stefano
18-21 settembre 2025
Viviamo in un tempo in cui la metà degli elettori non esercita più il diritto di voto. In cui il bilanciamento dei poteri all’interno dello Stato è visto come un intralcio. In cui la prospettiva di volare su Marte e colonizzare lo Spazio ha più valore di portare la pace a un popolo in guerra, impedire a un migrante di morire in mare, curare un malato indigente, un minore o un anziano non autosufficiente. Ma abbiamo già conosciuto un’epoca in cui la maggioranza della popolazione si ribellava all’ordine, la volontà fulminea e violenta di pochi prendeva il sopravvento sulle incertezze dei molti, la fascinazione verso la velocità e il futuro ci facevano dimenticare la solidarietà e il mutuo soccorso. È successo a partire da un secolo fa, quando la maggioranza degli italiani ha scelto il fascismo e ci sono voluti vent’anni per tornare liberi, a prezzo di una guerra mondiale e di una guerra civile.
A ottant’anni di distanza abbiamo festeggiato quel giorno luminoso, il 25 aprile 1945, quando grazie all’insurrezione partigiana e alla marcia delle truppe alleate è avvenuta la Liberazione del Nord Italia dall’occupazione nazifascista e si è aperta la stagione della rinascita per un’Italia finalmente democratica e repubblicana. Anche se oggi guardiamo a quell’anniversario con sguardo preoccupato, perché troppe similitudini ci ricordano i peggiori passaggi delle pagine più nere della nostra storia. “La fine della storia” s’intitola il celebre e discusso saggio di filosofia politica scritto da Francis Fukuyama nel 1992, dopo la caduta dell’Unione Sovietica. “La storia è tornata” hanno ribattuto in molti dopo l’invasione della Russia in Ucraina trent’anni dopo.
Noi invece invochiamo “il ritorno della memoria”: per quanti a differenza di noi in questi anni se ne fossero allontanati, per quanti avessero imboccato ingannevoli scorciatoie alla ricerca di una soluzione ai mali del nostro tempo, per quanti avessero dimenticato l’abisso in cui siamo sprofondati un secolo fa e quale sia il sapore della libertà riconquistata. Venite o tornate a trovarci. Ci sono alcune migliaia di diari, alcune centinaia di migliaia di pagine sugli scaffali dell’Archivio dei diari che vi aiuteranno a recuperare la memoria e vi sapranno guidare nelle scelte difficili del tempo che ci aspetta.
Finalisti 2025
Giuria 2025
Guido Barbieri / Camillo Brezzi / Natalia Cangi / Gabriella D’Ina / Luca Formenton / Patrizia Gabrielli / Paola Gallo / Antonio Gibelli / Roberta Marchetti / Melania G. Mazzucco / Annalena Monetti / Maria Rita Parsi / Stefano Pivato / Sara Ragusa