Egidio Mileo

Il Salumificio

memoria 1974-1985
Firenze, Giunti, 1992
Anno del Premio: 1991

Un muratore lucano decide di dedicarsi agli affari e apre un grande salumificio “come quelli emiliani”. Nonostante i mille tentativi per farlo funzionare, i gravi problemi che insorgono lo porteranno al fallimento. Il racconto delle sventure di Mileo sgorga e procede come un fiume limaccioso, fino alla necessaria emigrazione di tutta la famiglia al Nord alla ricerca di un lavoro capace di prosciugare i debiti. In Basilicata non è possibile l’imprenditoria.

MOTIVAZIONE:
La giuria del Premio Pieve – Banca Toscana, riunita a Pieve Santo Stefano venerdì 6 settembre 1991 ha deciso di dare il primo premio a Egidio Mileo, per la sua memoria intitolata “Il Salumificio”. Egidio Mileo racconta le sue sfortune di imprenditore con uno stile che non si ferma mai a riposarsi e a respirare, perchè troppo forte e troppo triste è l’inesorabile incalzare dei fatti. Muratore lucano, nato e cresciuto in un piccolo centro, Mileo, volendo trasformarsi in grande imprenditore, sbaglia tutto dal principio alla fine perchè è ingenuo e disarmato ma soprattutto perchè la buona fortuna, nel suo destino non c’è, e nell’Italia degli affari e della finanza, anche la fortuna ha bisogno di una spinta. Uscendo da un meridione che finora ci ha dato solo scorci di mondo contadino, qui si racconta una storia che contiene un ritratto inedito sull’ambiente delle banche e dei clienti, del terziario e della micro imprenditoria, sull’Italia degli “spicciafaccende”, tra i quali Mileo perde il filo dell’impresa che voleva creare: un salumificio come quelli emiliani. La voce del protagonista ha un’intensità dolorosa, di una qualità da ricordare, e la verità umile, ruvida e fosca di un tronco di vita italiana odierna traspare dalle sue pagine con semplicità ignara ma forte.

Il Salumificio di Egidio Mileo è stato scelto per I diari della Sacher
https://www.sacherfilm.eu/portfolio/il-salumificio/