Liberale Medici

Schola Cantorum

autobiografia 1922-1978
Roma, Live, 1989
Anno del Premio: 1989

Il mondo contadino dell’entroterra veneto raccontato da un operaio che approda al lavoro di fabbrica dopo molte peripezie. L’infanzia in campagna con la famiglia, il militare e la guerra che lo vede prima combattere in Albania e poi prigioniero in un lager nazista. La spontaneità dei sentimenti e la bontà di cuore gli saranno da guida fino al rientro nel suo mondo profondamente segnato dalla vicenda bellica: suo malgrado abbandonerà le amate mucche per entrare in fabbrica.

MOTIVAZIONE:
La Giuria Nazionale del premio Pieve – Banca Toscana 1989 si è riunita il 7 settembre a Pieve Santo Stefano per esaminare i testi dei dieci finalisti designati dalla Commissione locale di lettura. 
Dopo una discussione approfondita, che ha messo in luce la validità dei diversi pareri la Giuria ha deciso, ai voti, di attribuire il Premio 1989 all’autobiografia di Liberale Medici.
L’autobiografia di Liberale Medici è stata prescelta per la grande immediatezza e grazia con la quale l’autore rende con evidenza la via e la figura di un contadino del nostro tempo, e per  i molti momenti poetici che sa creare nella fitta descrizione di paesaggi, persone e di eventi quotidiani e di guerra che riempiono le sue pagine, la scrittura grammaticalmente inesperta non nuoce quasi mai alla lettura, tenuta viva dall’attenzione per i dettagli e dai ricordi particolarmente espressivi attraverso i quali si dipana la storia di un’esistenza tipica del nostro mondo agricolo, tra le due guerre e nel dopoguerra.