Carlo Foglia

Anche morire non mi rincresce

memoria 1917-1918
Anno del Premio: 2011

Un anno di guerra vissuto e raccontato da un giovane contadino piemontese, ultimo di sei figli, costretto ad abbandonare, nella primavera del 1917, l’amata famiglia. Carlo, inviato sul fronte in Veneto, in Trentino e in Friuli, si vede obbligato a partecipare a una guerra della quale non comprende il significato, la cui portata tragica è per lui inimmaginabile. Si sente inadeguato, fuori posto, ha paura, è costretto, suo malgrado, ad accettare il grado di Caporale di Fanteria.
Affronta la dura vita di trincea, vede morire intorno a sé i compagni colpiti dal fuoco austriaco, è sbandato nei drammatici giorni della rotta di Caporetto, quando passivamente segue la massa ormai senza controllo. Grazie a un’inattesa licenza premio, può andare a casa per dieci giorni e riabbracciare la famiglia; il ritorno al reggimento, pur nella sua durezza, è quasi un naturale evolversi degli eventi: pazienza ora sono stato in licenza, anche morire non mi rincresce.