“Mie Carissime Memorie
Entrai nel Collegio degli Angeli in Verona l’anno 1825 il giorno 25 di ottobre nell’età di anni 8. […] Era tanto il desiderio d’entrare in Collegio, essendovi mia Sorella Marietta che non volli attendere il dopo pranzo. […]”
Uno spaccato della vita aristocratica ottocentesca: quasi settant’anni di ricordi articolati in un diario-memoria che Teresa, borghese di nascita, elabora scandendo gli eventi della sua vita che si sono succeduti tra il 1826 e il 1891: dall’esperienza di educanda in collegio fino alla morte del marito, quando lo scritto evolve in un testamento spirituale rivolto ai cinque figli e ai nipoti. L’ingresso nell’aristocrazia veronese è conseguenza del matrimonio con il conte Federico Giuliari: da quell’evento in poi le cronache di vita familiare troveranno ampio spazio nei resoconti di Teresa. Sullo sfondo delle stesse pagine si stagliano però anche i racconti delle vicende che hanno segnato l’Unità d’Italia, che vedranno l’autrice inizialmente fedele agli Asburgo e poi, soprattutto per le imprese del figlio primogenito garibaldino, schierata patriotticamente a sostegno dei Savoia. Il pubblico e il privato si intrecciano mentre spiccano i racconti di eventi storici straordinari, quali le visite degli imperatori austriaci, la seconda guerra d’Indipendenza, la morte di Cavour e successivamente di Vittorio Emanuele II.