“VITTA, e AVVENTURE
Legerete amici miei , la vita della mia cariera militare , quanti avenimenti successi in diverse parti del mondo per mare per terra ecetera. Quante volte, sono andato a rischio di perdere la vitta , sia nelle burasche in mare, e anche in terra contro i Monti Negrini. Finalmente, vi dirò una brevità , perché s’io volessi descrivervi il tutto ci vorrebbe tropa carta, nonostante mi compatirete del mio poco ingegno , e del mio indebolitilo carattere. Ebbene nel seguente mio libreto udirete di successi a mè aventuratamente suceduti nella mia cariera militare, e quando lavrette udito , finalmente agli miei ultimi anni mi dirette chè fui fortunato nel’ eseguire il mio adempimento militare. […]”
Il breve ricordo della vita militare di un vice-caporale del 25° Battaglione della divisione Cacciatori in servizio presso l’esercito asburgico, che partecipa a numerose azioni al confine con la Turchia e in difesa dagli assalti dei soldati montenegrini. Come premio per il suo coraggio, per alcuni mesi è addetto al servizio di guardia dello stesso Imperatore Francesco Giuseppe. La testimonianza si interrompe alla vigilia di un’importante battaglia.