Sisto Cherchi

Gentile amica

epistolario 1906-1962
Anno del Premio: 2008

Quasi un diario epistolare rivolto all’amica Ombretta. A Pieve Santo Stefano, dove lei vive, giungono lettere da varie parti del mondo che rendicontano l’impegno internazionale a favore delle popolazioni vittime di conflitto e poi in Vietnam per la ricostruzione di villaggi. In una lunga lettera dal Sudan, scritta nel 1988, Sisto è inviato da un’organizzazione per gli aiuti internazionali e studia i sistemi per far giungere i soccorsi alle popolazioni duramente colpite dalla guerra, mettendo a repentaglio la propria vita, finendo in carcere e rischiando la pena di morte. Dopo molti anni, colpito da una grave malattia che gli rende impossibile viaggiare, si dedica alla lettura, alla meditazione e alla coltivazione dei tanti ricordi, fra i quali emerge il racconto di come è riuscito a recuperare l’altipiano di My Son in Vietnam, ricco di templi buddisti quasi dimenticati, ora riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.