Albina Biondi e Diletto Manzini

Cara Uranina

epistolario 1889-1899
Anno del Premio: 2013 ex aequo

Poche ma intense lettere, in tutto 24, raccontano una storia grande come la distanza che c’è tra l’Italia e il Brasile: Diletto, agronomo, rimane vedovo nel 1889 e subito dopo essersi risposato decide di emigrare verso il Sud America con la seconda moglie, Albina. La prima destinazione è Esteves, alla quale farà seguito Vista Alegre: l’obiettivo è sempre quello di andare in cerca di fortuna mentre la speranza è riuscire a ricongiungere la famiglia con l’arrivo della figlia Urania, nata dal primo matrimonio, rimasta in Toscana a Figline Valdarno e affidata temporaneamente al nonno materno. Le lettere raccontano
la nascita di questo progetto destinato a svanire, nonostante Diletto ce la metta tutta: colpisce infatti la testimonianza di un uomo laborioso e pieno di risorse, ben accolto e stimato dalla comunità locale ma che, pur alternando successi e fallimenti professionali, morirà prematuramente proprio a causa del duro lavoro.