Gino Mancini

“Inviandovi questi pochi righi”

epistolario 1940-1943
Anno del Premio: 2015 ex aequo

“Inviandovi questi pochi righi…”. Con questa formula, e con altre simili, si aprono alcune decine di lettere spedite dal caporal maggiore Gino Mancini alla moglie, e alla famiglia, durante la Seconda guerra mondiale. Fino al luglio del 1942 Gino, nato a Vinci in provincia di Firenze, scrive principalmente da Cormons, in Friuli, dove è di stanza in caserma in attesa di una chiamata per il fronte. Fanno tenerezza alcune riflessioni che in questo periodo condivide con i propri cari, che hanno al centro la chiamata alle armi, posta sul piatto della bilancia con il bene più prezioso della vita, la salute. Mancini passa le visite mediche. E parte per la Russia. Ci anno mandato quà, anche noi quando c’è il bisogno di soddisfare al nostro compito assegnato bisogna combattere. Combattere e morire, perché Gino non tornerà mai a casa. Dal 12 gennaio 1943 risulta disperso sul fronte russo.